venerdì 6 gennaio 2017

Curiosità

8 cose che (forse) non sai sui colori

Perché le matite e gli evidenziatori sono gialli? E perché le lenti per la visione nottura sono verdi? Il cheddar è sempre arancione? E, soprattutto, il rosa è un colore maschile? Curiosità dal mondo dei colori
PERCHÉ GLI EVIDENZIATORI SONO SPESSO GIALLI? Il giallo è il colore più popolare perché è il più chiaro e quando un testo evidenziato in giallo viene fotocopiato, la sottolineatura non si vede sulla copia.
A proposito di evidenziatori: li ha inventati il giapponese Yukio Horie, nel 1962, anche se le prime penne per sottolineare risalirebbero al 1910.
PERCHÉ LE MATITE SONO GIALLE? La consuetudine di colorare le matite o imprimere il marchio di fabbrica sulla loro lunghezza risale al 1890, quando la L. & C. Hardtmuth, un'azienda americana, lanciò sul mercato la Koh-i-Noor, una matita ottenuta da grafite cinese e chiamata così in onore del diamante più grosso del mondo. Si scelse di colorarla di giallo, un colore che nella tradizione cinese simboleggia la nobiltà, il rispetto e l'eroismo.
Il lapis ebbe un tale successo che anche i produttori concorrenti iniziarono ad adottare quel colore, che rimane ancora oggi quello del 75% delle matite
IL ROSA È UN COLORE MASCHILE? L’identificazione di genere in base al colore, in occidente è iniziata nei primi decenni del 20° secolo. Prima, rosa e blu non possedevano specifiche connotazioni di genere sia per i bambini sia per gli adulti. Ancora, nel 1927, la rivista Time pubblicò un grafico mettendo in evidenza i colori di genere appropriati per le ragazze ed i ragazzi, in base alle principali negozi degli Stati Uniti. Ebbene, tutti consigliavano di vestire i ragazzi in rosa e ragazze in blu. Per ragioni sconosciute, le cose hanno iniziato a cambiare intorno ai 1940, quando i produttori di abbigliamento hanno imposto il rosa alle femminucce e l'azzurro ai maschietti.
PERCHÉ IL CHEDDAR È ARANCIONE? Il formaggio Cheddar è arancione perché viene colorato con l’annatto, un colorante estratto dai semi della pianta Bixa orellana. Il motivo? Il suo colore cambia a seconda della stagione e la dieta delle mucche, così gli agricoltori a metà 800 hanno iniziato a "tingerlo" per evitare le fluttuazioni di colore.
RIMANERE AL BUIO (E AL VERDE). Gli occhiali per la visione notturna (a infrarossi) utilizzano fosfori verdi, perché i nostri occhi possono vedere più tonalità di verde rispetto a qualsiasi altro colore. Il verde ha una luminosità più intensa rispetto al rosso e viene percepito in modo più preciso.
IL SOLE È GIALLO? No, il Sole è essenzialmente tutti i colori mescolati tra loro, che appaiono ai nostri occhi come bianco. Quando è alto nel cielo, appare come un disco bianco. Si può immaginarlo anche come il risultato della perfetta sovrapposizione di dischi colorati secondo le diverse componenti della luce. In prossimità dell’orizzonte, vale a dire all’alba e al tramonto, i raggi devono attraversare uno strato più spesso di atmosfera, che causa una maggiore rifrazione. Vengono però rifratte (piegate) di più le componenti della luce di colore verde e blu (lunghezze d’onda minori), che dunque vengono deviate maggiormente. Meno quelle rosse e gialle (lunghezze d’onda più elevate). La conseguenza di questo fenomeno è lo sfasamento delle varie componenti colorate della luce del sole che non apparirà più come un disco unico ma cambierà colore dal rosso al giallo.
CAMOUFLAGE. L’esercito americano ricorre a militari daltonici per ”vedere" i camuffamenti mimetici delle divise e dei mezzi militari. Questo perché percepiscono alcuni colori in modo più chiaro delle persone con una vista normale.
COLORI REGALI. La Regina Elisabetta ama vestire colorato. Le nuance del suo guardaroba sono talmente tante, che qualcuno ha pensato di ordinarle secondo la scala di colori Pantone

lunedì 2 gennaio 2017

Step 25- Sintesi Finale

 Siamo giunti al termine di questo percorso, in cui abbiamo analizzato il colore assegnato sotto tutti i punti di vista. Ho scelto questo corso perchè si differenziava dalle materie prettamente scientifiche che si studiano ad ingegneria. Grazie a questo, ho scoperto cose che non conoscevo e che probabilmente non avrei mai conosciuto se non avessi seguito questo corso perchè magari non approfondiamo mai abbastanza su questo genere di argomenti normalmente. In 24 step abbiamo analizzato, studiato, esaltato il colore in vari modi...vediamo il percorso seguito:
 Siamo partiti conoscendo meglio il colore, abbiamo visto da dove deriva il nome e che cosa significa (Step01), dopo di che abbiamo fatto un giro per il mondo traducendo il nostro colore in quante più lingue possibili (Step02). Siamo poi passati ad aspetti più tecnici, analizzando il colore attraverso i codici e cercandolo tra i cataloghi più famosi (Step03). Allo Step04 dopo una accurata ricerca ho conosciuto due miti in cui è presente il colore assegnatomi, un mito cinese e un mito Indù Buddhista. Oltre ai miti abbiamo anche conosciuto i proverbi e le superstizioni legati al colore( Step08).Ci siamo addentrati poi nel mondo nella musica, attraverso questo step ho scoperto canzoni che non conoscevo, in particolare "L'anthracite" una canzone francese che ha come titolo proprio il mio colore (Step05). Abbiamo conosciuto il colore in fisica (Step06) e anche in chimica(Step14). Ci siamo addentrati nel mondo del cinema (Step07) e nell'uso del colore nei loghi e negli emblemi(Step10). Una cosa particolare è stata "l'Abbecedario" in cui per ogni lettera dell'alfabeto bisognava trovare un termine a cui si riconduceva il nostro colore (Step09).
Abbiamo parlato di arte(Step18), di architettura (Step22),di pubblicità (Step15), di design(Step16), del fumetto(Step13) e di moda(Step20).
Abbiamo parlato di cibo (Step12), e ho inserito  le ricette ,per chi volesse provarle,dei cibi che una volta pronti presentano il colore assegnatomi.
Ci siamo soffermati sulla conoscenza dei documenti come quello di Evangelisti Valerio autore di un libro intitolato proprio "Antracite"(Step11), e abbiamo anche fatto una ricerca sui brevetti (Step17).
Il colore come abbiamo visto è presente in ogni aspetto della vita, e cosi è stato da sempre, abbiamo infatti visto il colore dal punto di vista della storia(Step21).
Non è mancata un'analisi dell'anatomia del colore (Step19), per poi successivamente analizzare il colore selvaggio (Step23) e infine fare ,attraverso un programma chiamato "wordclouds", una nuvola con la forma da me scelta di ferro di cavallo all'interno della quale sono state inserite le parole che si riconducono al colore(Step24).

Quello che posso dire alla fine di questo percorso è che attraverso il corso del Prof. Marchis è stato possibile conoscere cose che probabilmente non avrei mai conosciuto. Abbiamo imparato ad andare oltre l'apparenza e scavare a fondo per conoscere e scoprire quante più cose possibili che spesso non vediamo a primo sguardo.